Frollo Dulcamara
Il vescovo
Claudio Frollo Dulcamara, nipote del celebre Goffredo, giunge al servizio a corte in età matura (la chioma grigia tradisce i suoi cinquanta inverni) dopo aver assistito lo zio nell'amministrazione della città di
Porta Scirocco per molti anni.
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Ritratto del vescovo sul campo |
Valleterna
Uomo del Mare
Custode della Fede
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Il vescovo impegnato in una serrata negoziazione diplomatica con la corte di Neenuvar |
Dulcamara
Dicono di lui
Si è distinto da subito per lo zelo religioso e una flessibilità paragonabile a quella di un'acquasantiera di marmo.
[1]
Ci ho parlato una sola volta... e accidenti, ha qualche problema grosso... non la smetteva di fare movimenti strani con la faccia, di guardare tutti con odio... sembrava volesse vedermi sulla pira. Temo che tra i vescovi valniani che ho conosciuto, sia quello da cui guardarsi di più... anche se non il più pericoloso.
[2]
"Intransigente e senza remore, il Vescovo Dulcamara è un uomo granitico ed imbevuto della volontà di Canuto. Frangar, non flectar."
[3]
"Tutta Valleterna dovrebbe ringraziarlo. Con l'odio che attrae, i nostri nemici trovano in lui un facile bersaglio, lasciando al resto di noi l'opportunità d'agire."
[4]
'' Il mio caro cugino.... si è sempre distinto per la sua ''diplomazia'' !! Ma trovo opportuno il suo modo di fare, molto spesso io mi perdo in inutili elucubrazioni''
[5]
"Quando infine il sangue si placò alla ragione, il cielo si aprì e le nuvole mostrarono il Sole."
[6]
- ^ commenta serissimo Aldrico da Bosco Alto, erede valniano.
- ^ riferisce con sguardo atterrito Bianca Portalupo, duchessa brumiana.
- ^ Così Dama Isolde Valiante, Custode della Fede.
- ^ apprezza sinceramente ser Normanno Valiante, Paladino valniano
- ^ Afferma cordialmente il Vescovo Ugolino Dulcamara
- ^ Pare sia stato il consiglio più volte suggerito da Madre Alena, tratto dalla Quarta Rivelazione Divina.